La sicurezza non è un costo: è una necessità. Questo è il messaggio forte e chiaro che arriva dall’emendamento presentato per il preventivo 2025. Un intervento coraggioso e lungimirante firmato da Claudio Isabella, Giulia Petralli, Evaristo Roncelli, Roberta Soldati e Giovanni Capoferri. La proposta mira a invertire una decisione preoccupante: la riduzione della Scuola di Polizia a soli 15 agenti nel 2025 e la sua cancellazione totale nel 2026.
Questa misura, apparentemente pensata per contenere i costi, avrebbe conseguenze devastanti per il futuro della sicurezza nel nostro Cantone e per le condizioni di lavoro degli agenti.
Perché la Scuola di Polizia è cruciale?
La formazione degli agenti non è un lusso, ma il fondamento della sicurezza pubblica. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente difficoltà nel mantenere un equilibrio tra le dimissioni e i nuovi ingressi nella Polizia cantonale. Nel 2024, ad esempio, più di 30 agenti hanno lasciato il corpo, mentre solo 15 verranno formati. Se questo trend prosegue il sistema rischia il collasso con un sovraccarico per gli agenti rimasti in servizio e un peggioramento delle condizioni lavorative.
La Scuola di Polizia è la risposta a questa crisi. È l’unico strumento efficace per garantire un adeguato ricambio generazionale, preservando al contempo l’eccellenza della nostra forza di polizia. Senza questa formazione il nostro Cantone rischia di perdere personale qualificato e di vedere aggravarsi la pressione sugli effettivi attivi.
Un appello al Parlamento
La sicurezza è un pilastro fondamentale della nostra società, non un’area su cui risparmiare. Invitiamo il Parlamento a riconoscere l’importanza di questo emendamento, non solo per il presente, ma anche per le generazioni future. Non possiamo permettere che decisioni di breve termine compromettano la sicurezza del nostro territorio e il benessere delle nostre forze dell’ordine.
Emendamento presentato da Claudio Isabella, Giulia Petralli, Evaristo Roncelli, Roberta Soldati e Giovanni Capoferri al decreto legislativo concernente il Preventivo 2025 annesso al rapporto di maggioranza
Conto economico – posizione 30 spese per il personale (p. 3) la spesa di fr 1,220,842,300.00 è aumentata di fr. 500’000 per la soppressione della riduzione scuola di polizia a 15 agenti nel 2025 e della rinuncia a una scuola di polizia nel 2026.
Motivazione
La proposta di riduzione della Scuola di polizia a soli 15 agenti nel 2025 e la sua completa cancellazione per il 2026 rappresenta un passo indietro significativo per la sicurezza del nostro Cantone e per la sostenibilità delle condizioni di lavoro del personale di polizia. Questa misura di risparmio, apparentemente giustificata da un’esigenza finanziaria, comporterà conseguenze gravi sia sull’operatività delle forze dell’ordine sia sulla qualità della vita lavorativa degli agenti.
La sicurezza infatti non può essere ritenuta un costo ma bensì un’esigenza e la Scuola di polizia è il principale strumento di formazione per garantire un adeguato ricambio generazionale nelle forze di polizia. La decisione di ridurre il numero di agenti in formazione e, successivamente, di rinunciare del tutto alla Scuola di polizia porterà a un significativo squilibrio tra ingressi e uscite dal corpo. Solo nel 2024, le dimissioni hanno superato il numero di agenti formati, con oltre 30 partenze a fronte di 15 nuovi ingressi. Questo trend rischia di peggiorare ulteriormente, aggravando una situazione già critica.
Il mancato ricambio generazionale avrà ripercussioni dirette sull’operatività. Un numero insufficiente di agenti comporterà una maggiore pressione sugli effettivi attivi, con un aumento del carico di lavoro, tempi di recupero insufficienti e minori opportunità di carriera. Condizioni lavorative peggiorative, combinate con un’offerta formativa ridotta, rischiano di rendere ancora meno attrattivo il lavoro nella Polizia cantonale rispetto ad altre forze dell’ordine, come i corpi comunali, aggravando ulteriormente l’emorragia di personale.
Questa misura potrebbe inoltre avere ripercussioni negative sui partner che collaborano con la Scuola di polizia, come la Polizia dei trasporti, le Polizie comunali o quella militare. La rinuncia alla formazione locale degli agenti italofoni potrebbe spingere queste istituzioni a cercare alternative, indebolendo ulteriormente la nostra capacità di attrarre e trattenere personale qualificato.
Una diminuzione delle entrate dei nuovi agenti, considerando il ricambio regolare richiesto, creerebbe una concorrenza per la ricerca del personale tra le diverse polizie, generando una ricaduta negativa sia in termini finanziari che nei rapporti tra le diverse istituzioni.
Senza un’adeguata revisione di compiti e carichi di lavoro, il taglio della Scuola di polizia non è solo insostenibile, ma anche miope. In passato, decisioni simili si sono dimostrate controproducenti sia dal punto di vista operativo sia da quello finanziario, richiedendo interventi correttivi costosi, come scuole con numeri maggiorati o percorsi abbreviati.
Per questi motivi, proponiamo al Parlamento un emendamento volto a sopprimere queste misure di risparmio. Un investimento di 500’000 franchi in favore della formazione e del ricambio generazionale nel corpo di polizia non è una spesa superflua, ma una necessità per garantire la sicurezza pubblica, la qualità del lavoro e la sostenibilità del sistema nel lungo periodo. Non possiamo permetterci di compromettere la sicurezza del nostro territorio e il benessere delle nostre forze dell’ordine per un risparmio di breve termine.